- 08 Set 2016
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- Posted by Salvatore
- territorio
Il Carsismo a Seui
di Marcello Moi.
Nel vasto territorio di competenza del Comune di Seui non abbiamo grossi sistemi carsici ma, con i suoi tacchi Calcarei tra i più alti e antichi in Sardegna, anche nel nostro territorio abbiamo delle vere e proprie perle speleologiche. Una delle più interessanti è la grotta di Sa Mura Gessa , ubicata nella medesima località. Si tratta di una bella grotta costituita da lunghe gallerie allagate, da percorrere con sistemi di speleosubacquea , e ambienti aerei con condotte erose dalla pressione dell’acqua (condotte forzate ). Ad oggi sono stati superati ben 4 sifoni di varie lunghezze. Gli ambienti, in alcuni punti molto stretti e bassi, si alternano a belle salette molto concrezionate, dove è costante la presenza costante d’acqua. Le esplorazioni hanno permesso di rilevare più 2 Km in quanto sono stati scoperti altri 2 sifoni ed un grosso camino del quale non si vede la volta; purtroppo il lavoro di rilievo necessita di più giorni esplorativi e dell’allestimento di un campo avanzato. Altra interessante cavità e situata nei pressi della località di Su Linnarbu, chiamata la grotta Sa Funtana, dopo uno stretto passaggio iniziale si sviluppa in una bella galleria con un fiumiciattolo interno e un sifone finale, ( non percorribile con bombole ); la presenza di antichi insediamenti nelle vicinanze, ed i reperti archeologici scoperti al suo interno, la rendono una grotta piuttosto interessante. Tante sono le altre cavità scoperte all’interno del Parco di Montarbu: merita di essere segnalato Su Stampu ‘e Sa Bobila, profonda voragine di 65 mt sopra il Monte Tonneri, ad una quota di 1250 m slm, dove risulta come rilievo, non molto distante dalla sottostante grotta di Sa Mura Gessa; Su Strintorgiu, presso Funtana D’ Oru, (una delle più belle in assoluto sino ad oggi scoperte) la quale al suo interno nasconde un laghetto e delle concrezioni spettacolari ma nello stesso tempo molto fragili e delicate che mi hanno indotto a richiuderne l’ingresso, onde preservarla da danni che possono arrecargli degli speleo incauti. Altra profonda voragine di 35 mt è Su Stampu di Monte Montarbu, nell’ omonima località; si tratta di una scoperta degli ultimi anni, dove al suo interno, nel fondo, per poter proseguire le esplorazioni sono necessari imponenti lavori di disostruzione. Oltre alle cavità citate si segnala una delle prime grotte esplorate da alcuni speleo Seuesi: situata nel Tacco Calcareo di Arcuerì si trova una diaclasi di 32 mt hai piedi della falesia, con al suo interno una lama di roccia che fa da ponte naturale tra le due pareti interne. Purtroppo l’esplorazione delle cavità presuppone grande impegno e tempo, oltre ad un’organizzazione che permette di poter lavorare in sicurezza e celerità. Le esplorazioni a Seui vanno comunque avanti e non nascondo la possibilità di potenziali scoperte di grande interesse speleologico e naturalistico che darebbero grandi soddisfazioni personali e risveglierebbero tanto interesse per questo bellissimo territorio.
Marcello Moi
(Marcello, speleologo di ormai lunga data, ha coltivato il suo interesse per la speleologia per passione e amore verso l’ambiente di Seui. Profondo conoscitore degli ambienti carsici della Sardegna, principalmente Ogliastra e Nuorese, è una delle poche guide speleologiche sportive sarde. A lui personalmente, o in compartecipazione con altre squadre speleo, si devono alcune tra le più importanti scoperte del sottosuolo della Sardegna).